Bella esperienza nel settore motocicli. Arrivo presso uno studio di Lecco che ha ricevuto l’ incarico di progettare una maxi da enduro.

Sono gli anni della Parigi Dakar: la Moto Guzzi che è il committente, ritenendo il proprio ufficio tecnico inadeguato, causa forse la chiusura mentale dei dirigenti tecnici e anni di gestione parastatale decide di utilizzare uno studio esterno.

Conosco una colonna delle corse fuoristrada per la casa di Mandello del Lario  Claudio Torri capace di allestire una moto e andarci a correre in Africa praticamente da solo, tanta capacità e passione non valorizzate.

Partecipo al progetto QUOTA 1000, collaudatori entusiasti della guidabilità, ricordo che il mercato tedesco aveva risposto bene, in Italia quasi sconosciuta,  era una svolta, ma ai piani alti allora non se ne erano accorti.

PROGETTAZIONE MOTO ANTICONVENZIONALE

In queste immagini sono RAFFIGURATI degli esempi di progettazione che esplorano dei settori rappresentanti il futuro dello sviluppo moto.

Infatti gli obbiettivi che si VOGLIONO raggiungere sono quelli di aumentare maneggevolezza, guidabilità e togliere quei difetti tipici delle realizzazioni sviluppate in questo settore in passato. Infatti queste realizzazioni hanno si rappresentato degli sviluppi nei settori che si prefiggevano di migliorare, ma purtroppo non facevano i conti col fatto che il pilota viene da una esperienza di moto convenzionale. Inoltre i pneumatici hanno lo stesso “difetto” del pilota sono sviluppati per moto convenzionali. Da questo derivavano chiaramente una serie di anomalie, che non venivano certo aiutate dal fatto che fra pneumatico e manubrio, c’erano in mezzo tiranti , bielle ecc.ecc. e cioè uno scarso feeling con la ruota anteriore. Ritenendo la disposizione a 2 cil.V90 con un solo perno per le bielle la migliore. Avendo a disposizione un motore DUCATI siamo partiti con quello ma ad un certo punto si è andati avanti per gusto dell’esplorazione, infatti l’occhio esperto noterà alcune “discrepanze”. Occorre per arrivare ad un obbiettivo interessante , pensare un motore che sia parte integrante del progetto. Oppure avere una disposizione di motore un po più favorevole, come quello che si trova nelle immagini di “moto convenzionale “.

Naturalmente quello che vedete è solo un modestissimo contributo, un mio pensiero su quello che può essere una “esplorazione “. In questo campo difficilmente qualcuno si può mettere in cattedra!! Sono graditi , come per il resto in tutto il sito suggerimenti e proposte.

PROGETTAZIONE MOTO CONVENZIONALE

Qui raffigurate delle immagini di un possibile sviluppo di moto che si rifanno a dei canoni consolidati di progettazione. Allo scopo di ridurre gli interassi senza penalizzare la lunghezza del forcellone stiamo studiando le disposizioni sia di un motore a V 90, sia del V 60 e angolazioni intermedie. Pregi e difetti delle varie possibilità in parte si compensano ed è allo studio una disposizione inedita degli organi di trasmissione.